BARATTI: LA BUCA DELLE FATE, TREKKING E BAGNO NELLA LEGGENDA
Sui sentieri trekking che conducono ad una delle baie più belle della Toscana, tra macchia mediterranea, falesie e canti ammalianti.
Tanto intima quanto suggestiva, Buca delle Fate è una piccola insenatura della Maremma litoranea. La baia ritma la splendida Costa degli Etruschi, con pareti rocciose a picco sul mare incuneate nelle sue acque cristalline, disegnate dalla salsedine e dal vento e addolcite dal canto soave delle sirene.
Questo piccolo paradiso nascosto, intriso d’incanto e storia, si trova nei pressi dell’antico borgo di Populonia a Piombino, a poco meno di un’ora di macchina da Punta Ala.
Si narra che questi luoghi fossero abitati da strane creature e sirene, che con il loro fascino e canto melodioso ammaliavano i pescatori che solcavano le acque della baia, per catturarli e non fargli fare più ritorno sulla terraferma. Simili leggende e altre storie fantastiche hanno dato origine a un nome suggestivo quanto il luogo stesso, Buca delle Fate.
Un’insenatura così affascinante che potrebbe sembrare difficile raggiungere. Niente di più sbagliato, anzi: niente di più piacevole.
Immersi in una bella lecceta e nella tipica macchia mediterranea, che in primavera sprigiona profumi e colori, si può giungere a Buca delle Fate con un facile trekking che prevede circa 20 minuti di percorrenza a piedi.
IL PERCORSO TREKKING PER ARRIVARE A BUCA DELLE FATE
Percorrendo la strada che porta a Populonia Alta e a poco meno di un chilometro da questa, si trova sulla sinistra un parcheggio sterrato dove poter lasciare l’auto, in località “Il Reciso”. All’inizio della strada sterrata accanto all’area di sosta c’è la cartellonistica che segnala i vari sentieri, fra cui quello di Buca delle Fate. Costeggiando il parcheggio, piegare a destra al primo bivio e a quello successivo. Il sentiero da seguire è il numero 301 CAI e porta inequivocabilmente alla bellissima baia, magica soprattutto al tramonto.
Prima, però, si incrocia un pezzo di storia che porta la firma etrusca: lungo il percorso si trovano tombe a camera sotterranea di una necropoli costruita a cavallo tra il III e il II secolo a.C. Proseguendo, il bosco lascia spazio alla vegetazione arbustiva e subito a panorami mozzafiato sul mare e sulla costa.
Lo spettacolo di Buca delle Fate è servito, con relax e paesaggi sublimi, accompagnato dal sussurrare delle onde del mare o, forse, delle sue sirene.
Al percorso di ritorno si possono aggiungere una decina di minuti in più ai tempi di percorrenza stimati per l’andata, a ragione della salita poco impegnativa. In alternativa è possibile fare un anello per tornare al parcheggio, allungando un po’ il trekking e aumentando un po’ il dislivello in salita, ma di pochissimo; così facendo si raggiungerà anche un’altra splendida baia, l’adiacente Cala San Quirico.
Da Buca delle Fate si prende il sentiero 302 che scende lungo la costa e che coincide per un tratto con la Via dei Cavalleggeri. In pochi minuti si è a Cala San Quirico, dove magari si può godere di un bel bagno.
Per rientrare si imbocca il sentiero all’inizio della baia che si addentra nella vegetazione: salendo e seguendo dritto il percorso, riporta al punto di partenza. Una cena tipica è il giusto coronamento della giornata, prima di tornare a dormire sotto le stelle.
Scarica qui l’itinerario su google maps di Buca delle Fate
Itinerario A/R Buca delle Fate
- Lunghezza percorso: 2.0 km
- Dislivello in salita: 108 mt
- Grado di difficoltà: facile
Itinerario anello Buca delle Fate – Cala San Quirico
- Lunghezza percorso: 2.4 km
- Dislivello in salita: 115 mt
- Grado di difficoltà: facile
Equipaggiamento consigliato: calzature da trekking o da ginnastica, borraccia da almeno 1.5 lt, zaino di circa 20 litri di volume, costume da bagno.
Parcheggio Il Reciso, punto di partenza del trekking