Riserva Naturale Diaccia Botrona: la flora e la fauna, luoghi, attività, orario e come arrivare
La Diaccia Botrona, un’area naturale di incantevole bellezza in Maremma, si colloca tra Castiglione della Pescaia e Grosseto. Questo angolo preservato della Toscana si sviluppa su una superficie di 1.273 ettari, emergendo come una delle zone umide italiane più fondamentali, grazie alla peculiarità del suo ecosistema.
Diaccia Botrona è formata ciò quello che rimane dell’antico Lago Prile, svuotato nel 1700 per estinguere la malaria. Questo rifugio è categorizzato come “zona umida di interesse internazionale” secondo la Convenzione di Ramsar e serve sia come riparo che come luogo di riproduzione per diverse specie di uccelli, e inoltre, dà alloggio ad una vasta gamma di specie animali e vegetali. All’interno di questo rifugio, la Casa Rossa Ximenes, precedentemente un’infrastruttura di bonifica, ora svolge le sue funzioni come centro di educazione e osservazione ambientale. All’interno di questa riserva, la Casa Rossa Ximenes, precedentemente un edificio per la bonifica, adesso svolge il ruolo di centro per la formazione e l’osservazione ecologica.
Riserva Naturale Diaccia Botrona
Diaccia Botrona è una grande Riserva Naturale con una superficie di 1.273 ettari nei pressi di Castiglione della Pescaia, vicino alla Pineta del Tombolo. Rappresenta l’ultimo tratto del Padule di Castiglione della Pescaia. La Diaccia Botrona è un’area protetta tipicamente palustre. Si tratta di quello che è rimasto del Lago Prile o Lago Preglio, una volta un grande bacino lacustre che nel passato remoto occupava quest’area di pianura e che è stato quasi interamente prosciugato dalle grandi opere di bonifica iniziate nel Settecento dai Lorena, attraverso lavori di canalizzazione delle acque per eliminare definitivamente la malaria. La Diaccia Botrona è stata classificata secondo la Convenzione di Ramsar come “zona umida di importanza internazionale”, ed è una delle aree più importanti della Toscana per lo svernamento, la sosta e la nidificazione di numerose specie di uccelli. Il clima appartiene al tipo sub-umido asciutto con una piovosità media di 600 mm e una temperatura media annua di 14,5 °C, con temperature più alte ad agosto e precipitazioni minime a luglio, e massime a novembre. Le temperature medie giornaliere non scendono mai sotto gli 0 °C.
La flora e la Fauna:
La vegetazione varia a seconda della zona e delle modifiche naturali e artificiali. Le specie presenti nella zona includono la cannuccia di palude, nota come Phragmites australis, una pianta erbacea perenne classificata nella famiglia delle Poaceae che copriva un tempo l’intera estensione della palude, ma che negli ultimi anni ha ridotto notevolmente la sua estensione ed è stata in gran parte sostituita da salicornie, giunchi e limonio. Si trovano anche olmi, salici, tamerici e pioppi bianchi. La pineta si trova sul tombolo sabbioso ed è costituita da maestose piante di pino domestico arricchito da un fitto sottobosco di macchia mediterranea, dove fioriscono rosmarino e cisti. Nel sottobosco sono presenti anche altre specie come il lentisco, il mirto, il ginepro licio e macrocarpa, l’erica arborea e multiflora, la roverella e il leccio.
La Riserva possiede una grande importanza faunistica per la presenza di numerose specie di uccelli: oche selvatiche, fenicotteri, anatre (soprattutto germani reali, fischioni e alzavole), ma anche gru, aironi bianchi maggiori, albanelle reali e falchi pescatori. L’area periodicamente allagata è frequentata da pettegole, beccaccini e altri limicoli.
Nelle zone aperte nidificano il cavaliere d’Italia e l’occhione, mentre la pineta, oltre a garzette ed aironi cenerini, ospita specie quali cuculo e ghiandaia marina. Nei canali si trovano specie ittiche di pregio come l’anguilla, la spigola, varie specie di muggini e la sogliola, mentre tra i mammiferi si incontrano roditori e mustelidi (lepre, istrice, ratti, arvicole, nutria, riccio, martora e donnola) e diversi rettili come la biscia dal collare, testuggine, biacco, ramarro, cervone, orbettino. La zona è protetta per la presenza di molte specie di anfibi come la raganella, la rana verde minore e il rospo smeraldino.
Luoghi di Interesse all'interno della Riserva
All’interno della riserva naturale, in località Isola Clodia, si possono trovare alcune testimonianze di epoca romana nonché i resti dell’Abbazia di San Pancrazio al Fango di chiare origini medievali. L’edificio religioso fu edificato in epoca altomedievale sullo stesso luogo in cui sorgeva una villa romana. Ora sono rimasti solamente dei ruderi che sono sopravvissuti al lungo periodo in cui è stato abbandonato a causa dal dilagare della malaria. Si conservano parzialmente i fianchi e la base semicircolare dell’abside e, dall’analisi dei resti, la chiesa doveva presentarsi a navata unica con transetto. Le strutture murarie sono in filaretto di arenaria, con alcuni conci di travertino collocati in alcuni punti a formare una sorta di cordone. Quello che resta dell’antica villa romana era stato inglobato nell’abbazia e in parte ricoperto dal terreno. Gli scavi svolti in questo luogo hanno riportato alla luce molti reperti di epoca romana, che ora sono custoditi nei diversi musei della zona. Sul lato ovest della Diaccia Botrona, poco fuori dalla cittadina di Castiglione della Pescaia, si trova la singolare Casa Ximenes o Casa Rossa, costruita da Leonardo Ximenes nel XVIII secolo per iniziare e portare avanti i lavori di bonifica dell’intera zona. Strutture tecnologiche e diversi tipi di ingranaggi, teoricamente funzionanti anche non svolgono più le loro funzioni, sono tuttora presenti e caratterizzano gli ambienti di questa interessante struttura.
All’interno è possibile usufruire, con l’assistenza del personale dell’Associazione Maremma Trekking, di un importante sistema multimediale attraverso il quale è possibile osservare la flora e la fauna. Qui è possibile approfondire non solo le specie presenti nella Riserva di Diacca Botrona, ma anche quelle delle altre riserve naturali della Provincia. La sua posizione a cavallo dei due canali navigabili più importanti, come il Bilogio e il Canale Unico, e la sua caratteristica forma architettonica rossastra, la rendono visibile da lontano.
Perse da tempo le sue funzioni, la Casa Rossa Ximenes è stata individuata come sede naturale del Centro Visite a servizio della Riserva. Qui, visitatori possono immergersi nella storia della bonifica e dello sviluppo agricolo della zona, grazie a un importante sistema multimediale. I visitatori possono anche osservare in tempo reale la ricca flora e fauna della riserva e delle altre numerose riserve naturali presenti nella Provincia di Grosseto.
Attività svolte nella riserva includono visite guidate in barchino all’interno della Riserva, workshop di fotografia naturalistica, e attività di educazione ambientale. È anche possibile organizzare visite guidate a piedi o in mountain bike per esplorare i sentieri e le bellezze naturali di questa area.
Attività e orario di apertura della Riserva
La Riserva Naturale Diaccia Botrona offre una varietà di attività affascinanti ai suoi visitatori, tra cui tour guidati in barchino all’interno della stessa riserva e visite esplicative del Museo Multimediale Casa Rossa Ximenes. Gli appassionati di birdwatching avranno la possibilità di partecipare a workshop di fotografia naturalistica, e per chi ama la natura c’è la possibilità di fare escursioni a piedi o in mountain bike, così come sessioni educative sull’ambiente.
Il Museo Multimediale Casa Rossa Ximenes è aperto da giovedì a domenica dalle 15:00 al tramonto dal 16/09 al 30/03, dalle 15:30 alle 19:00 dal 01/04 al 14/06, e tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 16:00 alle 20:30 dal 15/06 al 15/09. Il costo del biglietto d’ingresso è di € 2,50, ma l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni.
Le visite in barchino si svolgono, nel periodo invernale, dal 16/09 al 14/06 e richiedono prenotazione; il numero massimo di partecipanti è 5 persone o equivalente. Anche in questi mesi autunnali e invernali si possono prenotare visite guidate personalizzate in barchino tutti i giorni della settimana, concordando l’orario (dall’alba al tramonto) al momento della prenotazione/conferma.
Nel periodo estivo, dal 15/06 al 15/09, le escursioni giornaliere in barchino (tranne il lunedì) partono alle ore 17:00 e alle ore 18:30. I costi per la visita guidata in barchino di 1h e ½ sono di €12,00 per il biglietto intero, €10,00 ridotto e €6,00 per i bambini da 5 a 12 anni.
Contatti
Per ulteriori informazioni e prenotazioni per la visita della Riserva Naturale Diaccia Botrona, si può contattare i numeri: + 39. 389. 0031369 o +39. 348. 7743201.
Come raggiungere la Riserva Diaccia Botrona
Per arrivare alla Riserva in auto, arrivando da Follonica (o da nord), è necessario prendere l’uscita per Follonica Sud e dirigersi verso Castiglione della Pescaia. Da Castiglione della Pescaia, continuare sulla Strada Provinciale n°3 del Padule o la Strada Statale n° 322 delle Collacchie fino a raggiungere il Ponte Giorgini. Dal ponte, svoltare a sinistra (o a destra se si arriva da Marina di Grosseto) e mantenendo un percorso parallelo al corso del fiume, dopo circa 2 km, si raggiunge l’area di sosta situata di fronte alla Casa Rossa (Casa Ximenes), che si trova nel centro pulsante della Riserva Naturale Diaccia Botrona.
Dove si trova la Diaccia Botrona
La Diaccia Botrona rappresenta un gioiello di riserva naturale nel cuore della Maremma, situata nel cuore della Maremma, tra Castiglione della Pescaia e Grosseto. Questa zona di conservazione toscana si estende su 1273 ettari, affermandosi come una delle aree umide più rilevanti dell’Italia, notabile per la singolarità del suo ecosistema.