TRA GLI ULIVI E LE ROVINE DELLA CITTÀ DI COSA
31 Maggio 2021 15:25
Nascosti nel territorio della Maremma toscana si trovano luoghi ammantati di fascino e di mistero, che raccontano storie di secoli passati. Uno di questi è l’antica Città di Cosa, complesso archeologico che dal promontorio di Ansedonia guarda verso le spiagge bianche del Golfo della Feniglia.
Basta, infatti, una breve passeggiata per tuffarsi in una delle più belle viste di tutta la costa toscana. Il panorama che regala la Città di Cosa permette di immaginare le epoche in cui gli antichi Romani dominavano il mare da questa dolce altura cinta da mura imponenti.
Il nome, apparentemente bizzarro, deriva dal precedente Cusia o Cusi, un antico abitato etrusco posto più in basso sul versante della collina, che oggi probabilmente corrisponde all’odierna Orbetello. Le rovine che costituiscono la Città di Cosa sono invece di età romanica; sorgono immobili nella natura delineando un percorso che si snoda tra gli ulivi e i sentieri sterrati, e che costeggiando secolari e imponenti mura ciclopiche entra dentro antiche dimore.