Val di Cornia: cosa vedere, storia, come arrivare ai parchi
La zona dei Parchi della Val di Cornia, conosciuta per il suo Parco Archeominerario di San Silvestro, si trova tra Rosignano a Civitavecchia, a 80 km a sud di Livorno ed è raggiungibile dalla SS1 variante Aurelia. Questa strada strategica facilita l'accesso a questa regione ricca di bellezze naturali e offre al contempo un punto di partenza ideale per esplorare le attrazioni vicine.
La Val di Cornia, è una regione toscana di grande importanza storica, archeologica e naturale. La strada SS1 variante Aurelia la connette con le altre città e facilita l'accesso ai suoi tesori. Quest'area, recuperata dagli stagni e paludi che la caratterizzavano, è ricca di bellezze naturali, archeologia, e fornisce un'alternativa affascinante alle destinazioni turistiche consuete. Gli elementi ambientali e culturali si amalgamano per svelare un fascino unico. Da luoghi come il Parco Archeominerario di San Silvestro ai musei che narrano la storia della regione, la Val di Cornia si distingue come una delle gemme meno conosciute della Toscana, pronta a svelarsi a chi la vuole esplorare.
Val di Cornia: Un'Esplorazione Affascinante e Unica
La Val di Cornia, situata nell'ultimo angolo meridionale della Costa degli Etruschi e della Provincia di Livorno, rappresenta un lembo di terra affacciato all'Isola d'Elba, retrostante la città di Piombino, e si estende sul promontorio di Populonia verso il mare, quasi a cercare l'antica connessione con le isole dell'Arcipelago Toscano. Questo territorio, per gran parte recuperato, sottratto dagli stagni e alle paludi che ne definivano i litorali fino al secolo precedente, costituisce oggi un patrimonio eccezionale, straordinario di elementi ambientali e culturali.
Quest'area offre una prospettiva interessante, un'alternativa appassionante rispetto alle destinazioni turistiche più comuni: un luogo in cui natura e archeologia si fondono per svelare il fascino della "Toscana Minore". Una Toscana ancora sconosciuta da molti, ma allo stesso tempo molto valorizzata, molto apprezzata da chi ha avuto il privilegio di scoprirne le bellezze.
Cosa Vedere in Val di Cornia
La Val di Cornia, con le sue molteplici manifestazioni archeologiche e naturalistiche, specialmente nei Parchi della Val di Cornia, emerge come un'alternativa affascinante e stimolante rispetto alle consuete destinazioni turistiche. In questa regione, natura e archeologia non solo si combinano, ma si fondono anche, per dischiudere un fascino tutto particolare, specifico alla "Toscana Minore." Questa area, molto apprezzata da chi ha avuto l'occasione di scoprirne le meraviglie, è turisticamente lodata, è elogiata come una delle gemme meno conosciute della Toscana, pronta a svelarsi a chi la vuole esplorare.
In questa zona, troverete tutte le informazioni necessarie per programmare la visita, inclusi dettagli su modalità, orari, tariffe e promozioni speciali.
Val di Cornia: Un Capitolo Storico della Dominazione Napoleonica
Risale al periodo della dominazione napoleonica un evento storico particolare: l'allargamento e la completa ricostruzione, in un tempo straordinariamente rapido, della strada litoranea che collega San Vincenzo a Piombino. Questa trasformazione avvenne nel biennio 1804-1805, allo scopo di accogliere nella città di Piombino la principessa Marianna Bonaparte, che in seguito fu conosciuta come Elisa Baciocchi. A lei, il fratello Napoleone aveva assegnato il principato di Piombino, arricchendo successivamente il suo dominio con l'aggiunta del principato di Lucca. Questa rilevante modificazione architettonica testimonia un'epoca cruciale nella storia della Val di Cornia, simbolizzando l'importanza e l'influenza della presenza napoleonica in quella regione.
La storia si mescola con la natura in Val di Cornia, rendendo la regione un tesoro nascosto della Toscana.
Parco Archeominerario di San Silvestro: Un Viaggio nel Tempo e nell'Arte Mineraria
Il Parco Archeominerario di San Silvestro, situato vicino a Campiglia Marittima e al promontorio di Piombino, si distende su una vasta regione di quasi 450 ettari. Quelli che percorrono questo territorio, possono immergersi in musei, gallerie minerarie, un antico villaggio di minatori e fonditori che risale a un millennio fa, e percorsi che esibiscono una gamma straordinaria di interesse storico, archeologico, geologico e naturalistico.
La visita del Parco prende avvio dal museo dell’Archeologia e dei Minerali situato presso l'edificio della Biglietteria e prosegue con un'esperta guida nella Miniera del Temperino, dove si può comprendere l’evoluzione delle tecniche di ricerca ed estrazione dei minerali e l'incantevole mondo sotterraneo. Uscendo dalla Miniera, ci si dirige verso l’area di Pozzo Earle, luogo in cui i Musei delle Macchine Minerarie e dei Minatori raccontano gli ultimi decenni di storia mineraria.
Da qui, inizia la scoperta della Galleria Lanzi-Temperino, che si percorre in treno attraverso il cammino dei minerali, iniziando dalla Valle del Temperino per arrivare agli impianti di trattamento posti nella della Valle dei Lanzi. All'arrivo del treno in Valle Lanzi, gli osservatori possono notare, possono distinguere impianti minerari originariamente dedicati alla flottazione del minerale, poi trasformati in strumenti per la frantumazione del calcare. Dominando il panorama di Valle Lanzi, spiccano, emergono i resti della medioevale Rocca San Silvestro, simbolo e cuore del Parco e fulcro della visita, dell'esperienza offerta.
Museo Archeologico di Populonia
Il Museo Archeologico di Populonia, culturalmente e funzionalmente collegato, legato al Parco archeologico di Baratti e Populonia, rappresenta il fulcro espositivo principale del Sistema dei Parchi della Val di Cornia. Il museo illustra, attraverso evocative riproduzioni dei paesaggi, delle attività e degli ambienti antichi, le trasformazioni legate al popolamento del promontorio, dalla preistoria all'epoca moderna. È ubicato nel Palazzo Nuovo che si trova nel centro storico di Piombino. Fu costruito all'inizio del XIX secolo per i governanti Felice ed Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, all'interno della "Cittadella" fortificata, alla cui progettazione partecipò anche Leonardo Da Vinci. Il vasto patrimonio archeologico che forma l'oggetto dell'esposizione è stato spostato al Museo grazie a una convenzione innovativa stipulata tra vari enti, tra cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si dispiega su 1800 mq su tre piani e accoglie oltre duemila pezzi, tra cui manufatti preistorici, reperti dalle necropoli etrusche di Populonia e materiali romani. Tra questi, l'Anfora d'argento rinvenuta nel 1968, oggetto di eccellente manifattura e valore, e il pregevole Mosaico dei Pesci di epoca romana. Il progetto scientifico di allestimento, curato dall'Università di Siena, ha enfatizzato gli aspetti didattici e di comunicazione del dato scientifico, con una particolare attenzione al rapporto tra l’uomo, il territorio e le risorse, con il focus sulla produzione siderurgica, sia antica che recente.
Mappa della Val di Cornia
Come arrivare ai Parchi della Val di Cornia?
L'accesso all'area è possibile attraverso una varietà di mezzi.
In auto:
I Parchi della Val di Cornia possono essere raggiunti attraverso la SS1 - Variante Aurelia. Le uscite specifiche, appositamente segnalate, sono S. Vincenzo Nord, S. Vincenzo Sud, Venturina, e Vignale-Riotorto.
Con mezzi pubblici:
In treno:
La stazione più vicina raggiunta dal treno è la stazione di Campiglia Marittima. È inoltre previsto un collegamento, su prenotazione, con navetta ATM.
Autobus:
In Val di Cornia, il servizio di trasporto pubblico è assicurato dall'ATM.
In aereo:
L'aeroporto più vicino è il "Galileo Galilei" di Pisa, situato a circa 100 km dal territorio della Val di Cornia e raggiunto da voli sia nazionali che internazionali.
Dove si trova la Val di Cornia
La regione dei Parchi della Val di Cornia si posiziona a 80 km a sud di Livorno. Quest'area è attraversata dalla SS1 variante Aurelia, che connette Rosignano a Civitavecchia, fornendo un collegamento essenziale tra queste città.
Massa Marittima
Massa Marittima, nel cuore delle colline Metallifere a Grosseto, fonde valore storico, artistico e naturale. Non essendo sulla costa, ma essendo vicina, permette di abbinare, e nuovamente abbinare, mare e cultura.